(IF, H-Index)
Indicatori bibliometrici
Gli indicatori bibliometrici più noti ricavabili dai database citazionali sono, oltre al semplice numero di citazioni (citation score), l’Impact Factor e l’H-index.
Impact Factor (IF)
E’ la misura del tasso di citazione dell’"articolo medio" di una rivista lungo un arco di tempo di due anni. A partire dal 1975 viene regolarmente pubblicata per un gruppo selezionato di riviste scientifiche internazionali dal Journal Citation Reports (JCR), un repertorio pubblicato della Thomson Reuters ed accessibile a pagamento sul portale ISI Web of Science.
La Biblioteca Medica è abbonata al JCR, che è accessibile solo dalla rete aziendale dell'Arcispedale Santa Maria Nuova o attraverso la password per l’accesso esterno alle risorse elettroniche della Biblioteca (vedi "ACCESSO DA RETE ESTERNA").
Le edizioni dell’IF precedenti a quella in corso, sono disponibili sul JCR fino al 2002. Lo storico, precedente a questo anno, è reperibile in rete a cura di diversi enti. presentiamo qui quello raccolto dal Departamento de Matemática - Universidad de Buenos Aires: IF 1992-2001
L’uso dell’Impact Factor delle riviste per valutare la qualità dei ricercatori è oggetto di severe critiche da parte della comunità scientifica internazionale e degli stessi bibliometri.
H-index e indici derivati
E’ un indicatore di performance individuale introdotto dal fisico Jorge E. Hirsch in un articolo del 2005: uno scienziato ha indice H se H degli articoli di cui è autore (o co-autore) hanno guadagnato almeno h citazioni ciascuno. Es.: H-index = 14 significa che 14 articoli sono stati citati almeno 14 volte.
Una serie di varianti dell’H-index, quali g-index, Hg-index, A-index, m-index, sono state proposte allo scopo di correggere alcuni evidenti difetti dell’indicatore di Hirsch, quali la scarsa sensibilità al numero di citazioni, alla dimensione temporale ed alle differenze disciplinari. Alcune di tali varianti sono state recentemente passate in rassegna dal Soft Computing and Intelligent Information Systems Research Group in un articolo pubblicato sul Journal of Informetrics. 2010;4:23–28.
Per il calcolo dell’H-Index vedi sotto: Web of Science (WoS), Scopus, Publish or Perish (PoP).
Per correttezza segnalare sempre quale banca dati è stata utilizzata per recuperare l’H-Index.
Banche dati citazionali
Tre sono i Database interdisciplinari online utili per la costruzione di indicatori bibliometrici basati sull’analisi delle citazioni:
Web of Science (WoS)
E’ un database a pagamento, bibliografico/citazionale multidisciplinare che censisce circa 12.000 periodici internazionali. Prodotto dall’Institute of Scientific Information (ISI) dell’editore Thomson Reuters.
L’abbonamento della Biblioteca Medica copre gli ultimi 15 anni. Il database è accessibile dalla rete aziendale dell'Arcispedale Santa Maria Nuova o attraverso la password per l’accesso esterno alle risorse elettroniche della Biblioteca (vedi "ACCESSO DA RETE ESTERNA")
Scopus
Lanciato nel novembre 2004, è accessibile a pagamento attraverso la piattaforma SciVerse di Elsevier. Indicizza le bibliografie di oltre 18.000 riviste scientifiche internazionali con copertura per l’analisi citazionale dal 1995.
La Biblioteca Medica è abbonata a Scopus, che è accessibile solo dalla rete aziendale dell'Arcispedale Santa Maria Nuova o attraverso la password per l’accesso esterno alle risorse elettroniche della Biblioteca (vedi "ACCESSO DA RETE ESTERNA").
Publish or Perish (PoP) - Google Scholar
Nel 2006 è apparso in rete Publish or Perish (PoP) un programma free-ware sviluppato da Anne-Wil Harzing, Professore in management internazionale dell’University of Melbourne, Australia. Basato sui dati presenti in Google Scholar, questo programma fornisce in pochi secondi le principali variabili bibliometriche in tutti i principali campi di ricerca.
Il confronto fra i risultati di PoP e quelli di altri data base, primo tra tutti ISI Thomson Web of Knowledge, mostrano che mentre gli indici bibliometrici sono ben correlati, la sovrapposizione dei dati sui cui vengono calcolati è solo parziale, perchè Google Scholar copre un insieme ben più vasto di pubblicazioni; una vasta mole di letteratura scientifica online per la quale tuttavia restano ignoti i dettagli circa la copertura e le fonti dell’analisi citazionale.
Come utilizzare PoP - tradotto dall’help interno al programma (pdf 26 KB)
Per saperne di più
Bibliometria e indicatori per l’analisi bibliometrica.
Pagine a cura di Antonella De Robbio (Sistema Bibliotecario di Ateneo - Università di Padova)